Il mese di gennaio 2022, non è stato certo il mese ideale per le valute oceaniche, che hanno visto performance a dir poco disastrose, sia in termini di basket valutari, che come majors, sotto il peso schiacciante del super dollaro.

Il dollaro australiano segna un -1.67% medio , e fa le sue performance peggiori contro il dollaro americano ovviamente, con un -3.19% segue poi audjpy con un 2.88% ed infine gbpaud con un 2.25%, e non va meglio per il dollaro neozelandese che segna un -2.74% medio su base mensile, registrando performance record , contro il biglietto verde con un -4.11%, poi gbpnzd con un 3.25% e infine nzdjpy con un 3.83%, decretando uno dei peggiori mesi per le valute oceaniche dai crolli visti nel marzo 2020.

Come sempre il mercato forex ha dalla sua parte la possibilità di bilanciare i rapporti di forza e debolezza andando a selezionare al meglio i rapporti di cambio, e magari utilizzare, in una fase di super forza di dollari, dei cross che possano in qualche modo demoltiplicare il rischio.

Nel caso delle oceaniche, che hanno si visto entrambe estrema debolezza, pensare di sfruttare la peggior performance del dollaro neozelandese, rispetto al dollaro australiano avrebbe ugualmente pagato, in quanto il cross audnzd per questo gennaio 2022 performa un +1% andando dai minimi di 1.0560 agli attuali 1.0725.

A questo punto è dovere andare a monitorare le indicazione di Acuity che oggi 31.01.2022 fa scattare un segnale long su base multiday , con una duration di 4 giorni, e una confidence del 90% proprio su audnzd.

Resta nostro dovere ricordare che questa notte parlerà la RBA, che potrebbe rimodellare gli equilibri del mercato, seppur le aspettative restano per un nulla di fatto, potenziali allunghi rialzisti porterebbero audnzd al break out in primis di 1.0725 per approdare a 1.0760 e infine a 1.0825.

Vedremo se anche questa volta Acuity alla vigilia di un intervento decisivo di una banca centrale, ci aiuterà nel decifrare in maniera corretta il sentiment del mercato forex

Buona giornata e buon trading

Salvatore Bilotta